Il lavoro Psicologico dei Management Aziendali

Il lavoro Psicologico dei Management Aziendali definito come pressione progettuale nel convincere i Manager che il loro primo obbiettivo è quello di convincere , persuadere e attirare il cliente suscitando un’ interesse per il prodotto.

L’importanza del lavoro Psicologico da parte dei Management Aziendali ai manager e Il Convincimento , la Persuasione  d’insistere con temi pratici che il lavoro offerto e fatto su misura per i loro obiettivi.

Un lavoro psicologico e importante per fare risaltare le qualità migliori del prodotto che  viene offerto è la soluzione ideale per le attività di sviluppo e controllo delle loro attività.

Questo lavoro psicologico è molto importante da trasmettere verso i singoli manager che a loro volta utilizzeranno come persuasione di convincimento da utilizzare come strategia di vendita dei servizi prodotti e delle applicazioni.

La Sicurezza Psicologica nella presentazione di un prodotto offerto con il tempo può diventare una condizione molto importante da sfruttare per convincere il cliente a comprare e investire sul nostro prodotto, quando si mostra le capacità e gli sviluppi che si possono ottenere utilizzando quel tipo di prodotto.

La sicurezza del prodotto offerto partendo dal fattore Psicologico sono le fondamenta e la base per la vendita dei servizi e delle sue applicazioni.

Chi è il Management nelle aziende ?

La direzione aziendale (spesso anche identificata con il termine di origine inglese management, derivato dal verbo to manage, ‘gestire, coordinare’), in economia aziendale, indica il processo aziendale di definizione degli obiettivi di un’azienda (sia essa pubblica o privata) e di guida della gestione aziendale verso il perseguimento di tali obiettivi, attraverso l’assunzione di decisioni sull’impiego delle risorse economiche disponibili e, in particolare, delle risorse umane.

Il termine viene anche utilizzato per indicare l’insieme dei dirigenti (in inglese managers) di un’azienda, ossia delle persone che hanno la responsabilità del suddetto processo.

Il ruolo del manager comporta non solo il coordinamento, la guida di un gruppo di persone, rappresentato dalle risorse umane a disposizione dell’azienda o della parte di azienda (unità organizzativa) sotto la sua responsabilità, ma anche e soprattutto l’assunzione di decisioni di pianificazione e di gestione per garantire l’ottenimento di risultati in linea con gli scopi aziendali ed in grado di soddisfare gli stakeholder, ossia i soggetti (persone od organizzazioni) portatori di interessi nei confronti dell’azienda.

Struttura

Tutte le aziende hanno necessità di un management: nelle imprese di minori dimensioni la relativa funzione è di solito svolta dallo stesso proprietario-imprenditore; quando le dimensioni aziendali crescono le funzioni manageriali tendono ad essere delegate a dei lavoratori, i dirigenti; questa separazione tra proprietà e management è ancora più accentuata nelle imprese di grandi dimensioni strutturate sotto forma di società per azioni dove i proprietari-azionisti eleggono un consiglio di amministrazione il quale, a sua volta, nomina i manager. Nelle aziende private no profit e nelle aziende pubbliche le funzioni di management sono direttamente svolte da membri degli organi di governo o da questi affidate a dirigenti.

Da quanto detto emerge come sia limitativa l’accezione, diffusa nel linguaggio comune, che tende ad identificare il manager con il dirigente d’impresa.

Livelli del management

Si suole distinguere il management in base a distinti livelli di responsabilità e autorità in top e middle management:

  • il top (o seniormanagement comprende quel numero ristretto di persone (presidenteamministratore delegatodirettore generalesegretario generale ecc.) che estende la sua responsabilità e autorità all’intera azienda e risponde direttamente agli organi di governo, dei quali in certi casi è anche componente;
  • il middle management ha invece responsabilità e autorità su parti dell’azienda (unità organizzative), risponde al top management e occupa posizioni intermedie tra questo e il livello operativo. Comprende, quindi, i responsabili delle cosiddette direzioni intermedie, siano esse di tipo funzionale o divisionale, ai quali è frequentemente attribuito il titolo di direttore con la specificazione della funzione (ad esempio, direttore del personale o direttore finanziario) o dell’unità organizzativa (ad esempio, direttore di sezione) sotto la sua responsabilità.

In generale si può dire che, salendo verso i livelli superiori, nel lavoro del manager tende a diminuire il tempo dedicato alla funzione di controllo mentre tende ad aumentare quello dedicato alle funzioni di pianificazione ed organizzazione.

Management e governance

La letteratura e le best practice in materia governance sottolineano l’opportunità che il management (e, in particolare, il top management) risponda ad un organo collegiale di governo (denominato genericamente board, il cui prototipo è rappresentato dal consiglio di amministrazione delle società per azioni) che dovrebbe occuparsi delle scelte strategiche e della nomina e controllo dei management (la governance dell’organizzazione in senso stretto).

Se esponenti del management sono anche membri di questo collegio – come avviene di norma nelle società per azioni – sarebbe inoltre opportuno che al loro fianco sedessero anche membri che non sono manager (o, come si suol dire,non esecutivi) in modo da evitare conflitti d’interesse.

I Manager & la Psicologia comunicativa da parte dei Management Aziendali.
Genialando i termini per produrre nelle menti dei manager la parola chiamata successo nelle vendite.
Il Genialand è un termine inventato che descrive un modo di trasmettere e il proprio genio per offrire un prodotto di successo.

I Management insieme al Responsabile Finanziario nelle riunioni con i manager forniscono i dati per lo sviluppo finanziario della società cercando distribuire i compiti e i clienti dove c’è la possibilità di creare una offerta e mantenimento dei prodotti aziendali.

I Manager & la Psicologia comunicativa da parte dei Management Aziendali.
Meeting per la distribuzione dei compiti tra i manager
I Manager & la Psicologia comunicativa da parte dei Management Aziendali.
Terminologia sulle parole chiave che infonde i responsabile delle aziende a propri manager come fattore Psicologico che pone una base degli obbiettivi da raggiungere fissando nella mente questi termini.
I Manager & la Psicologia comunicativa da parte dei Management Aziendali.
Queste parole sono termini da fissare nella psiche di ogni manager per creare un ciclo di vita di un prodotto

 

I Manager & la Psicologia comunicativa da parte dei Management Aziendali.
I progetti seguono la logica per la pianificazione di un prodotto nei tempi che producono meno costi e più utili sfruttando il convincimento e il perseguire Psicologicamente il cliente nella convinzione che il nostro prodotto porterà notevoli vantaggi per la sua azienda se viene utilizzato.

Queste sono immagini che mostrano graficamente il ruolo nel organigramma aziendale che svolge  il responsabile della direzione nelle aziende composto dal Management seguito dai Manager.

I Manager e il lavoro Psicologico da parte dei Management Aziendali serve per infondere nelle riunioni le strategie e i compiti che devono svolgere i manager per raggiungere determinati obbiettivi nei Quarter (Q1,Q2,Q3;Q4) Del Fiscal Year del Anno.

Quarter (Q1,Q2,Q3,Q4)

Spiegazione didattica del termine Che cosa significa Quarter (Q1,Q2,Q3,Q4)?
Con quarter si intende un periodo di tre mesi in un calendario finanziario che funge da base per la comunicazione dei redditi e il versamento di dividendi. In italiano significa trimestre.
Spiegazione del termine secondo Investitore Eccellente Investitore Eccellente ti spiega Quarter (Q1,Q2,Q3,Q4).
I trimestri sono importanti perché tutte le aziende pubbliche devono riferire i loro risultati su base trimestrale.Ecco a cosa si riferiscono i termini Q1,Q2,Q3,Q4:
Q1 – gennaio, febbraio e marzo
Q2 – aprile, maggio e giugno
Q3 – luglio, agosto e settembre
Q4 – ottobre, novembre, dicembreAd esempio, se l’utile per azione è stato di 1,50 € nel Q1, questo significa che i guadagni sono stati di €1,50 per il periodo di gennaio, febbraio e marzo.

Fiscal Year = Anno Fiscale

Un anno fiscale o anno finanziario è un periodo di dodici mesi usato per calcolare rendiconti finanziari annuali nel commercio e in altre attività od organizzazioni.

In molti ordinamenti ci sono leggi che regolano la contabilità e richiedono tali rendiconti una volta ogni dodici mesi.

In particolare, a seconda delle leggi dei vari Paesi, il periodo dell’anno fiscale determina la data in cui i soggetti economici (persone fisiche e giuridiche) sono tenuti a presentare i loro bilanci e le loro dichiarazioni dei redditi.

Questo periodo normalmente inizia il 1º gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno, ossia coincide con l’anno solare. Vi sono però imprese (in particolare nel settore pubblico) che hanno caratteristiche e forme peculiari diamministrazione e per le quali l’anno fiscale potrebbe iniziare più tardi dell’anno solare: in Italia, ad esempio, inizia il 1º luglio e termina il 30 giugno dell’anno seguente.

Fino al 1964 in Italia l’anno fiscale iniziava il 1º luglio e terminava il 30 giugno dell’anno solare successivo, invece dal 1965 coincide con l’anno solare.

Il Management e il responsabile  della direzione  che nelle aziende pubbliche e private svolgono il compito formare  il gruppo di manager che seguono le direttive di gestione , vendite e acquisizioni di servizi per lo sviluppo delle società che dirigono.

I direttore aziendale entra di prima persona nella teoria che per svolgere il proprio compito deve essere un buono psicologo per trasmettere le proprie convinzioni o strategie aziendali ai Manager che devono diventare del persone che riescono a vendere dei servizi a peso d’oro pur essendo solo  bagnati nel oro .

Un psicologo  del lavoro come prima fase o step , studia il messaggio che il cliente gli mostra  e dopo a il compito principale di fare in modo che quello che vuole si possa realizzare.

La seconda fase e quella di convincimento giocando sulla psicologia che  le persone  che vogliono e quello che è importante per realizzare il progetto giocando sul fatto che le motivazioni principali delle scelte appartengono ad altri ma possono essere utili per portare teorie e argomentazioni sviluppabili per le loro esigenze.

La Psicologia dei Management e Manager del convincimento su i clienti

Il Convincimento e la Persuasione per Ottenere quello che si vuole dagli altri, può essere perseguito solo in due modi: con una manipolazione prevaricatrice e negativa, oppure mediante la persuasione, il convincimento. II persuadere e il convincere sono parte integrale della vita di relazione: sono sempre presenti in ogni momento di comunicazione tra le persone. Nella pratica tale processo viene complicato dal fatto che le parole e frasi che usiamo possono avere tanti significati, quante sono le persone coinvolte.

Ognuno parla un suo linguaggio, differente da quello degli altri con cui interagisce. Finché non riusciremo a “tradurre” il significato delle parole di una persona nel linguaggio di un’altra, saremo vulnerabili e vittime dei ben noti fraintendimenti, malintesi, equivoci. La teoria di comunicazione qui esposta si basa sui più importanti e recenti sviluppi nello studio del comportamento umano: un processo conosciuto come Programmazione Neurolinguistica.

Quindi Persuadere significa provocare cambiamenti nelle idee delle altre persone convincendole così a mettere in atto certi comportamenti piuttosto che altri. Da sempre il processo della persuasione è oggetto di studio di molte discipline, a partire dalla retorica che con Empedocle (filosofo greco) si definisce appunto, come tecnica della persuasione; essa è composta da tre parti principali: inventio, dispositio, elocutio. Durante la prima fase, l’inventio l’oratore cerca argomenti inerenti il tema del discorso per convincere o commuovere l’interlocutore; con la dispositio ordina gli argomenti raccolti durante la prima fase secondo un ordine generale del discorso che comprende: – un exordium con il quale chi parla cerca di conciliarsi il pubblico, e anticipa loro quello che gli dirà in seguito, – una narratio in cui riporta i fatti, – una confirmatio durante la quale espone le sue argomentazioni, – una confutatio nella quale vengono confutate quelle dell’interlocutore, – un epilogus che ricapitola le varie tappe e mira a commuovere l’altro, Infine c’è l’elocutio che consiste nel riordinare le fasi precedenti per dargli forma e coesione. Anche se non vengono esplicitati, ogni discorso che ha l’intento di persuadere, è basato su questi elementi. Successivamente anche Aristotele sottolinea l’importanza di suscitare emozioni negli ascoltatori e quindi di differenziare il discorso in base al tipo di pubblico che si ha di fronte; egli infatti sostiene che “ si ottiene il massimo della presa quando si adottano le linee di ragionamento che l’interlocutore è più incline ad accettare e quando si fa appello alle motivazioni che più gli stanno a cuore ”. Nella sua opera Retorica egli individua tre elementi fondamentali del discorso persuasivo: chi parla, ciò di cui questi parla, a chi si rivolge; su questi elementi si concentra anche l’attenzione degli psicologi contemporanei.

Le riunioni o meeting condotte dai responsabili delle aziende con i manager sono utili anche per trasmettere queste teorie o pensieri psicologici che dovranno essere utilizzate quando ci saranno degli incontri con i clienti che vogliono conoscere il prodotto o vogliono utilizzare un determinato prodotto aziendale.

In questi riunioni sicuramente si parleranno di strategia e divisione dei compiti  e dei clienti da supportare o da acquisire con la vendita dei prodotti.

Ma non bisogna sottovalutare la forza di convincimento e persuasione fornita dalla pratica psicologica  sulle varie proposte offerti , Geniallando o inventando,  pensieri e teorie sui prodotti offerti.

Geniallare vuole giocare , mostrare, modificare i dati e come si lavora sui dati partendo dalla base di un prodotto che viene modificato e sviluppato , creando tante caratteristiche geniali che a loro volta producono altri geni di dati per eseguire una catena di informazioni dando vita a un flusso logico.

Per genio (dal latino genius, dal verbo genere, generare, creare) s’intende quella speciale attitudine naturale atta a produrre opere di importante rilevanza artisticascientificaetica o sociale.

Quindi sfruttando le caratteristiche principali di un prodotto si mostra e si dimostra che la produzione di geni principali mette in moto un meccanismo con un ciclo o flusso logico che va verso l’infinito.

I vari prodotti informatici sono composti in pratica da geni di dati logici che mettono in pratica queste teorie come i prodotti per il linguaggio di programmazione , cobol , java , visual basic , c++ oppure gli antivirus che contrastano i virus ma che di virus sono fatti per inibirli.

I vaccini sono medicine antivirali che per contrastare i batteri killer o semplicemente chiamati virus sono in parte composti molecolari da questi geni dannosi per la salute.

Infatti quando una persona si fa un vaccino si dice che la copertura da un determinato tipo di malattia non e mai totale ma copre una percentuale di virus presenti nel sangue l’altra può capitare di essere presa per il semplice motivo che per fare un vaccino si studia il virus che può infettare che al momento del richiamo infettivo il corpo non riesce a contrastare.

Nel campo informatico sui virus succede la stessa cosa non a caso  è il virus che attacca il Personal Computer ma e il computer che lo chiama e se c’è una dovuta protezione esso può entrare nel sistema infatti i computer Apple e Linux non è indispensabile installare degli antivirus perchè questi sistemi hanno delle caratteristiche nei programmi che non permette il richiamo lozioni logiche dannose per i propri sistemi.

Sicuramente questa teoria può fare storcere il naso a molte persone che conoscono bene i sistemi informatiche ma premetto che per olterpassare questi sistemi se si vuole tutto e vulnerabile da attacchi informatici perchè ci sono esperti che su questi sistemi di antivirus e protezione dei dati ci lavorano.

Scusate non vi siete ma posti la domanda come mai sono nate le società che sviluppano i Software Antivirus e prima dei virus.

Io si e la mia teoria e che le società che sviluppano queste protezioni sono i principali creatori di virus che per contrastarli hanno inventato questo prodotto di commercializzazione mondiale.

Quindi questa persona che a inventato l’Antivirus e di conseguenza il Virus può essere considerato un Genio perchè a inventato un prodotto che il suo ciclo di vendita mantiene sempre il suo target.

Inoltre i grandi hacker le persone che si occupano e  producono virus  vengono assunti  nelle grandi aziende che producono gli antivirus.

Cosi si può concludere il cerchio su questo sistema di protezione informatica, In una dei prossimi articoli potrò trattare specificamente di questo tema dei Antivirus e Virus.

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Pubblicato da itpaservicepad

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