La Psicologia e il lavoro degli adulti verso i bambini.

La psicologia e il lavoro degli adulti verso i bambini sulla nuova istruzione  tecnologica e il compito più responsabile e importante da insegnare che gli adulti devono fare  a casa e nelle scuole.

Le tre immagine dell’universo dei bambini che noi adulti dobbiamo sapere trasmettere facendo un grande lavoro Psicologia dandogli una educazione e dei valori concreti per il loro futuro.

L'adulto vede il mondo
L’adulto vede il mondo

Ogni uomo era Bambino che poi è diventato adulto con gli insegnamenti dei suoi genitori.

 

 

Il bambino tra il presente e il futuro.
La tecnologia aiuta le nuove generazioni.

1) La psicologia sui bambini dove una volta non avevano niente e adesso si trovano con tanti mezzi tecnologici che devono saperli utilizzare le persone adulte gli mettono a disposizione.

2) Il bambino del il passato  e nel futuro.

3) I bambini dispongono di milioni  di conoscenze che possono istruirli nei confronti dei bambini do una volta.

Educazione e Istruzione che unisce i genitori con  le istituzioni nelle scuole.
I bambini insieme sono la forza del futuro del mondo.

L’educazione e Istruzione che unisce i genitori con  gli insegnanti nelle scuole.

I bambini insieme sono la forza del futuro del mondo.

La crescita dei bambini dipende sempre da loro istruzione educativa e istruttiva che nasce dalla collaborazione dei  genitori con gli adulti che compongono le istituzioni per la lor istruzione

 

“Cari Colleghi In questo ultimo articolo del 2014 vi voglio fare leggere un articolo molto interessante sulla del editoriale della rivista  << Psicologia Contemporanea >>  scritto da Anna Oliviero Ferraris.”

“Vi voglio mostrare questo articolo per fare riflettere del grande ruolo educativo e psicologico che ogni genitore deve avere andando incontro con i problemi nella crescita dei figli.

“Il mondo della tecnologia corre e i nostri figli diventano molto più svegli di quelli di una volta e per stargli dietro bisogna essere subito preparati esempio semplice personale “Mia figlia Karol a 3 anni è dovete vedere con il suo ditino come si muove ad aprire le pagine protette di You Tube per vedere i suoi cartoni animati , infatti la cosa è talmente simpatica che ogni tanto gli chiedo di farmi vedere il ditino magico che si muove sulle icone del Ipad per trovare la pagina di You Tube.”

“Il mondo corre noi dobbiamo sapere stare dietro a tutto partendo dai figli che come si dice <<Bambini piccoli , piccoli problemi e bambini grandi , grandi problemi>>.Quindi morale della favola una buona istruzione  deve partire sempre da basi solide come le fondamenta che un informatico deve avere conoscendo le più importanti basi dei Personal Computer.”

“La articolo che vi mostrerò servirà a mostrare come un lavoro Psicologico in modo semplice deve essere fatto verso i nostri figli perchè siamo noi genitori che dobbiamo essere  dei buoni maestri è non le istituzioni quelle serviranno non per insegnare come comportarsi o semplicemente educare i nostri figli , loro le scuole e le istituzioni hanno il ruolo di insegnare le materie che fanno parte della cultura di ogni uomo come : la geografia , la storia , le scienza , la fisica , i diritti , i doveri e man mano che si cresce tutte le materie scientifiche per diventare grandi Ingegneri e Dottori della medicina.”

NB: Grazie ,  buona fine del 2014 e un Buono Inizio del anno 2015 ricordatevi sempre che per leggere bene queste pagine i commenti tra le virgolette sono i miei personali  e quello che vine sotto sono tutti racconti che io leggo e riporto da riviste come “Psicologia Contemporanea oppure da “Mente e Cervello”sulla filosofia oppure da libri scientifici e tecnologici.

Cari lettori,

come potete vedere dal sommario, in questa numero ci sono vari articoli

che riguardano i giovani, adolescenti e post adolescenti, e non e difficile

comprenderne la ragione. Adolescenza e prima giovinezza sono Ie età

in cui si guarda al futuro, si fanno dei progetti ed emerge un’immagine.

di sè nuova e diversa da quella infantile. Quando I’ambiente esterno

più favorevole che sfavorevole, questa processo può svolgersi nei termini

illustrati negli anni Cinquanta e Sessanta da Erik Erikson, nota studioso

dell’adolescenza, Ie cui teorie sulle fasi della vita e sulle trasformazioni

dell’adolescenza sono riportate in tutti i manuali, italiani e stranieri, di

psicologia della sviluppo.

Dopo alcuni anni di ricerca, di ondeggiamenti, di crisi e di ristrutturazioni,

il giovane, nella maggior parte dei casi, riesce, secondo Erikson, a

“svincolarsi” dai suoi genitori e dalla famiglia d’origine, ad assumere una

identita sociale stabile che li accompagnerà per tutta la vita, a individuare

obiettivi di autorealizzazione e a perseguire un progetto di vita che gli consente

di formarsi una famiglia e di inserirsi in un’attività lavorativa spesso

consona aile sue aspirazioni. Oggi però  come spiegano in queste pagine

Silvia Bonino e Luciano Di Gregorio (vedi Giovani e famiglia al tempo della

crisi e Psicoterapia della precarietà) – la società in cui viviamo è per molti

giovani me no accogliente di un tempo e la realtà con cui si trovano a

confrontarsi e la precarietà legata alia crisi economica. In questo “mondo

liquido” – secondo la definizione di Zygmunt Bauman – sia I’identità, che

10 svincolo dai genitori, che gli obiettivi da raggiungere per costruire il

proprio futuro appaiono assai meno stabili di quanto non apparissero dieci

o quindici anni fa e risultano sottoposti, per molti, a successive ristrutturazioni.

Ne consegue che identità e aspirazioni si rimodellano anche in età

adulta, non soltanto negli anni dell’adolescenza.

Molte sono Ie scelte che si credevano definitive ma che alla prova dei  fatti si rivelano temporanee.

Ci si sposa con I’intenzione di restare sempre insieme ma dopo qualche anno si ridiventa single. Si lasciano i genitori ma poi si torna a vivere con loro. Non tutti hanno la fortuna di trovare un lavoro a tempo indeterminato e chi emigra sperimenta la perdita dell’identità sociaIe che aveva nel suo paese d’origine.

Duttilità, flessibilità, creatività e intraprendenza sono Ie caratteristiche necessarie in un mondo dai rapidi cambiamenti.

Avere obiettivi e progetti continua ad essere necessario,

bisogna però anche essere pronti ad adattarsi, a inventarsi nuovi lavori e

opportunità, a modificare il proprio piano iniziale in base alle opportunità

concrete che la vita può offrire.

Insomma, alia luce dei cambiamenti in atto, Ie teorie di Erik Erikson, utili

per un orientamento generale sulle problematiche dell’adolescenza e Ie

fasi della vita, necessitano oggi di un sostanziale aggiornamento.

Anna Oliverio Ferraris

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