I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing con i Tablet e SmartPhone

Tutte le società hanno nel proprio organigramma aziendale un ufficio che si occupa di Marketing con il Tele Marketing e Video Marketing che con i nuovi mezzi informatici diventa molto più semplice lavorare su le ricerche di mercato o fare dei vide messaggi per pubblicizzare il prodotto che la società sviluppa per il mercato dei Software Informatici.

I nuovi dispositivi informatici , tablet e smartphone per i manager  che svolgono un lavoro di ricerca di mercato o sulle statistiche sul movimento dei prodotti sul mercato moderno sono molto utili perchè permettono di organizzare o ricercare qualunque informazione in ogni momento e in ogni luogo.

Il Marketing per  svolgere  questo compito molto importante nelle società deve fornire , ricavare e informare la società e i clienti suoi prodotti di mercato da sviluppare per creare una suite di programmi sempre viva sul mercato.

I prodotti che creano un ciclo di vita che dura di più tempo nel mercato nascono da una grande ricerca da parte del Marketing.

Il Cobol ci insegna proprio questo che si parte da funzioni di programmazione nate su semplice foglio per diventare il linguaggio di programmazione che utilizzano la maggior parte delle società finanziarie del mondo.

La Micro Focus con il passare del tempo continua a mantenere alto lo sviluppo dei propri prodotti sfruttando questo linguaggio di programmazione credendo che questa strada sia sempre la migliore che gli stata suggerita dal Marketing nei primi di vita dalla sua ricerca.

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.
La ricerca di mercato è importante nei Servizi di Marketing

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.

Le idee nascono da una buona ricerca.

Un altro servizio che compete al responsabile del ufficio Marketing è quello di organizzare degli eventi per permettere ai patner e alla stampa di settore della società  di mostrare , vedere e fare conoscere quali sono gli obbiettivi e come può migliorare la collaborazione con loro attraverso soluzioni condivise.

La ricerca di mercato per i responsabili del Marketing e la prima fase di lavoro più importante che permette di fare indagini nel settore dove la società intende sviluppare i propri servizi.

La ricerca di nuovi patner o clienti questa è importante per portare nuove risorse per rafforzare la propria posizione sul mercato e avere un posto sempre in prima fila nel settore dove la società si occupa per acquisire nel tempo un target specifico del proprio prodotto.

La collaborazione del responsabile del Marketing con Amministratore Delegato , Country Manager e Region Manager deve una delle spine dorsali più importanti che unisce il corpo societario.

Le strategie e i movimenti per lo sviluppo della Azienda e una parte importante che nasce da questa collaborazione tra Amministratore Delegato e il responsabile  del Markting per lo sviluppo di nuove soluzioni che permette alla società di essere sempre più viva nel settore di competenza.

I Servizi di Marketing con Tele Marketing , Video Marketing con i Tablet e SmartPhone possono essere dei mezzi molto importanti che il Country Manager può usare per trasmettere e chiedere al manager ufficio del Marketing di mostrare al pubblico di settore e internazionale come diffondere il loro prodotti.Tutti i mezzi di comunicazione multimediali come il TeleMarketing , VideoMarketing possono fare pubblicità ,con notizie , novità e proposte di collaborazione del prodotto che si intende vendere per sfidare la concorrenza e sopratutto acquisire un proprio target nel mercato globale.

I servizi telematici a disposizione con questa nuova tecnologia a confronto con gli anni passati si sono notevolmente sviluppati perchè adesso per comunicare e sopratutto per pubblicizzare e fare notare al mondo globale quali sono le risorse che il proprio prodotto può favorire per un’ investimento sicuro e protetto da sistemi informatici solidi nel tempo che fanno ringiovanire con nuove applicazioni i propri sistemi e processi di lavoro.

I social network usati al livello tecnico come LinkeDin ,  Twitter ,  SlideShare , YouTube e Facebook sono dei mezzi comunicativi molto importanti per qualunque azienda e che il servizio e l’ufficio del Markting deve cercare sempre di mantenere viva l’immagine della società nel mondo con la registrazione e divulgazione di nuovi temi per aggiornare i Patner già appartenenti al gruppo o per nuove collaborazioni.

Un nuovo modo per fare svolgere questa comunicazione e nel chiedere la collaborazione  di agenzie esterne  per le divulgazioni da parte di tutti i  servizi del Marketing.Queste agenzie di sevizi e stampa  si occupano di mostrare e recuperare notizie che parlano della società.

La persona che si occupa del TeleMarketing e il vicino collaboratore del manager che si occupa del servizi Marketing del Country Manager e delle persone che si occupano di proporre le vendite del prodotto che sono i Sales Manager.

Il lavoro che svolge la persona del TeleMarkting è quello di contattare al telefono con messaggi di posta elettronica per organizzare degli incontri tra le persone che si occupano mostrare e vendere il prodotto  ai clienti vecchi e nuovi clienti con appuntamenti da stabilire.Questa  richieste gli vengono fatte dalle persone del Sales Manager che si occupano di offrire e proporre nuovi contratti di vendita dei prodotti o rinnovare le licenze. ,  i servizi e assistenza sui prodotti per mostrare le novità che la società sta creando per un nuovo sviluppo.

Con clienti e i patner gli inviti ad eventi , conferenze e il responsabile del marketing che chiede alla persona che si occupa del TeleMarketing di  contattare  per chiedere la loro disponibilità.

In pratica la persona che si occupa di TeleMarketing diventa un Segretario diretto della responsabile della società il Country Manager , il responsabile del Marketing e dei Sales Manager.

Il Video Marketing

Una figura e  servizio che in un futuro potrà servire alle società per creare ruoli di lavoro e quello di introdurre una nuova figura negli uffici del Marketing che e quella di una persona che si occupa principalmente di Video Marketing.

Una delle  attività che deve svolgere principalmente questa persona sono quelle legate alla VideoRegistrazione di messaggi mirati sulle nuove proposte e novità di mercato dei prodotti che le società vogliono mettere e offrire sul mercato da diffondere attraverso tutti i mezzi di comunicazione telematica di LinkeDin ,  Twitter ,  SlideShare , YouTube e Facebook e tutti i motori di ricerca presenti sul mercato.Questo risulta essere un messaggio video che pubblicizza sempre di più i prodotto che la società vuole offrire.

In questi tempi con avvento di questa nuova tecnologia , Tablet e Smartphone fare questa nuova attività di registrazione e divulgazione risulta più facile del passato perchè può essere svolta più velocemente da qualunque luogo con la stessa risoluzione dell’immagine per una buona visibilità per tutti i clienti e i patner.

Informazioni Tecniche su questi argomenti :

Marketing

Il marketing (termine inglese, spesso abbreviato in mktg), anche commercializzazionemercatistica, è un ramo dell’economia che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utilizzatori con l’impresa. Il termine prende origine dall’inglese market (mercato), cui viene aggiunta la desinenza del gerundio per indicare la partecipazione attiva, cioè l’azione sul mercato stesso da parte delle imprese. Non comune l’uso dei termini in italiano mercatistica o mercatologia.

Marketing significa letteralmente “piazzare sul mercato”e comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate al piazzamento di prodotti o servizi, considerando come finalità il maggiore profitto e come causalità la possibilità di avere prodotti capaci di realizzare tale operazione finanziaria.

Argomenti di Marketing
Concetti chiave
Prodotto / Prezzo
Promozione / Distribuzione
Ricerche di mercato / Strategie di marketing
Marca / Brand management
Promozione
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Pubbliche relazioni / Direct marketing
Promozione: Media
Giornali / Riviste
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Comunicazione / Economia aziendale
Customer relationship management

Definizioni

Vengono riconosciuti tre tipi di marketing:

  • marketing analitico: studio del mercato, della clientela e dei concorrenti;
  • marketing strategico: è un’attività di pianificazione, tradotta in pratica da un’impresa, per ottenere, pur privilegiando il cliente, la fedeltà e la collaborazione da parte di tutti gli attori del mercato.
  • marketing operativo: attiene invece a tutte quelle scelte che l’azienda pone in essere per raggiungere i suoi obiettivi strategici.

Diverse sono le definizioni possibili del marketing, a seconda del ruolo che nell’impresa viene chiamato a ricoprire in rapporto al ruolo strategico, al posizionamento dell’impresa nel suo ambito competitivo di mercato.

La definizione principale viene da Philip Kotler, riconosciuto all’unanimità quale padre dei più recenti sviluppi della materia per i lavori apparsi dal 1967 al 2009, con l’ultimo lavoro nato dall’ultima crisi economicaChaotics. Ma le origini del concetto di marketing hanno radici ben lontane. Con l’economista italiano Giancarlo Pallavicini, già nel 1959, queste radici si accompagnano agli iniziali approfondimenti delle ricerche di mercato, costituenti, di fatto, i primi strumenti di quello che divenne poi il marketing moderno, ripresi e sviluppati in un secondo tempo da Philip Kotler

Giancarlo Pallavicini introduce, infatti, le seguenti definizioni:

  • Il marketing viene definito come quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori. È l’arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profittodelivery of satisfaction at a price.
  • Il marketing management consiste invece nell’analizzare, programmare, realizzare e controllare progetti volti all’attuazione di scambi con mercati-obiettivo per realizzare obiettivi aziendali. Esso mira soprattutto ad adeguare l’offerta di prodotti o servizi ai bisogni e alle esigenze dei mercati obiettivo ed all’uso efficace delle tecniche di determinazione del prezzo, della comunicazione e della distribuzione per informare, motivare e servire il mercato.

Tuttavia sono state proposte anche altre definizioni. Citiamo in primo luogo quella di Russell Winer:

« Marketing: l’insieme delle attività che mirano a influenzare una scelta del consumatore o cliente. »

William Pride e O.C. Ferrel ne danno una definizione più globale:

« Marketing: processo di produzione, promozionedistribuzione (punto vendita) e determinazione del prezzo di beni, servizi o idee al fine di porre relazioni soddisfacenti con il cliente in un ambiente dinamico. »

In realtà, negli ultimi venti anni, il marketing ha subito una rapida e forte evoluzione che ha segnato la concezione stessa del marketing come ambito di ricerca. Tale tendenza è rintracciabile nell’evoluzione delle definizioni che l’American Marketing Association, l’organismo più autorevole nella ricerca di marketing al mondo, ha coniato negli ultimi anni.

Nel 1984, l’AMA Board, dava questa definizione:

(EN)
« The process of planning and executing the conception, pricing, promotion and distribution of ideas, goods and services to create exchanges and satisfy individual and organizational objectives »
(IT)
« Il processo di organizzazione e di esecuzione del concepimento, della politica dei prezzi, delle attività promozionali e della distribuzione di idee, beni e servizi per creare scambi commerciali e soddisfare gli obiettivi degli individui e delle organizzazioni. »
(AMA Board, 1985)

Questa visione è molto simile a quella finora descritta nelle precedenti definizioni. Negli ultimi anni, il marketing ha iniziato invece ad abbandonare la prospettiva transazionale, per concentrarsi maggiormente sull’ottica relazionale. La definizione più recente dell’AMA Board descrive infatti il marketing così:

(EN)
« An organizational function and a set of processes for creating, communicating, and delivering value to customers and for managing customer relationships in ways that benefit the organization and its stakeholders. »
(IT)
« Una funzione organizzativa ed un insieme di processi volti a creare, comunicare e trasmettere un valore ai clienti, ed a gestire i rapporti con essi in modo che diano benefici all’impresa ed ai suoi portatori di interesse. »
(AMA Board)

Sviluppi del marketing

Philip Kotler distingue, nella storia economica recente, quattro strategie di approccio al mercato da parte dell’impresa:

  • Orientamento alla produzione: in questo periodo, dalla Rivoluzione industriale fino alla metà del Novecento, il mercato è caratterizzato da una predominanza della domanda sull’offerta dovuta al fatto che il cliente ha bisogno praticamente di tutto. Unica preoccupazione dell’imprenditore è ridurre i costi di produzione, azione giustificata soprattutto nei mercati dove prevalgono beni commodity, e dove quindi si può vincere con la concorrenza di prodotto.
  • Orientamento al prodotto: intorno agli anni ’30 del Novecento l’impresa si concentra sulla tecnologia del prodotto, piuttosto che sul consumatore. Il rischio di questa strategia è la cosiddetta miopia di marketing (in inglese marketing myopia), cioè non accorgersi che il fattore chiave di successo per un’azienda non è dal lato dell’offerta ma della domanda, cioè del bisogno o funzione che il cliente deve soddisfare (rendendo quindi vani gli sforzi per sostenere un prodotto se esistono tecnologie alternative più comode/economiche/efficaci).
  • Orientamento alle vendite: a partire dagli anni ’50 e ’60 del Novecento si cerca di vendere ciò che si produce. È una prospettiva di tipo inside-out, praticata soprattutto nel breve termine, e con prodotti/servizi a bassa visibilità (unsought goods), oppure in casi di sovrapproduzione, o ancora quando un mercato è saturo (e quindi va conquistato con la forza vendita). Anche in questo caso il rischio è di capire poco cosa desidera il consumatore finale.
  • Orientamento al marketing: consiste nella comprensione dei bisogni del cliente, per produrre i beni e quindi soddisfarli. È una prospettiva di tipo outside-in, o anche pull (capire il mercato) anziché push (spingere sul mercato). Nasce a partire dagli ultimi anni del Novecento ed è sempre in continuo sviluppo fino ai giorni nostri.

Lo sviluppo della funzione del marketing nelle imprese è parte di una strategia di mercato che viene definita “proattiva”, dove l’impresa ha un ruolo propositivo nei confronti dei bisogni del mercato.

Tuttavia, si può considerare come categoria a sé stante il progress marketing, basato sui nuovi media.

Ruolo del marketing

Il marketing può rivolgersi ai consumatori, e in questo caso si parla di marketing B2C, (business to consumer, “dall’impresa al consumatore”), spesso definito semplicemente marketing; oppure, può rivolgersi al mercato delle imprese, e in questo caso prende il nome di marketing industriale o marketing B2B, (business to business, “da impresa a impresa”).

Sono da citare anche il marketing dei servizi (compagnie aeree, catene alberghiere…) e il marketing istituzionale (fatto cioè da istituzioni). Di significato meno economico è il marketing politico, così come quello che le aziende riservano ai propri dipendenti e che viene comunemente definito, sebbene impropriamente, marketing B2E (business to employee, “da impresa a dipendente”).

Questa attività pertanto può fungere da “interfaccia” tra l’impresa e il contesto esterno (insieme al settore vendite, import/export, pubbliche relazioni e altri), osservandone il comportamento e presidiando, almeno in parte, i flussi informativi uscenti dall’impresa (voluti o non voluti), e incamerando le conoscenze provenienti dall’esterno; tra queste sono compresi i deboli segnali che consentono di comprendere, possibilmente in tempo utile, le modifiche al mercato che si realizzeranno in un prossimo futuro.

L’analisi della posizione competitiva dovrebbe essere diffusa nella direzione delle varie funzioni, ma spesso è lasciata al marketing, che utilizza modelli come le “5 forze di Porter” (teorizzate dal docente universitario statunitense Michael Porter), modelli analitici come la matrice del Boston Consulting Group o le 7S della McKinsey, le ricerche ed indagini di mercato e le segmentazioni del mercato.

Il marketing è inoltre volto alla creazione del valore per il cliente, e uno dei suoi scopi è creare un posizionamento della marca (brand) nella mente del consumatore attraverso tecniche di brand management. Le ultime tendenze sono volte allo studio del marketing esperienziale, che abbraccia la visione del consumo come esperienza, in cui il processo di acquisto si fonde con gli stimoli percettivi, sensoriali ed emozionali.

Piano di marketing

Il piano di marketing è la pianificazione della strategia a livello corporate/aziendale, ed è diviso nelle seguenti fasi:

  • Definizione della missione, che è formata da:
    • i bisogni di mercato che devono essere serviti.
    • gli elementi di distintività dell’impresa
  • Identificazione dell’area strategica di affari (dall’inglese Strategic Business Unit) nella quale si andrà a operare, cioè le varie attività dell’azienda vanno classificate nelle apposite matrici di analisi del portafoglio:
  • Identificazione delle strategie di sviluppo per ciascuna attività, attraverso la matrice di Ansoff.

Il piano di marketing è un documento scritto formato dai seguenti contenuti:

  • Sommario: è il sommario dell’intero piano di marketing;
  • Obiettivi: sono i risultati desiderati che portano alle vendite e ai profitti. Devono essere dettagliati, realistici, quantificabili (definiti in termini economici di utile netto o fatturato) e posti in ordine gerarchico;
  • Analisi dello scenario competitivo: analisi del mercato, della concorrenza, dei consumatori: marketing audit;
  • Analisi SWOT: identificazione dei punti di forza e di debolezza dell’azienda (Strengths and Weaknesses), valutazione delle opportunità e dei rischi del mercato (Opportunities and Threats);
  • Segmentazioni del mercato: processo attraverso cui si spacca un mercato in singole unità che vengono poi riagglomerati sulla base di variabili in gruppi sociali ed economici più o meno ampi;
  • Targeting: scelta del segmento di mercato a cui si intende puntare;
  • Posizionamento: processo di definizione dell’offerta di un’impresa con l’obiettivo di posizionare nella mente dei consumatori i propri prodotti in maniera distinta rispetto alla concorrenza;
  • Strategia: complesso di azioni per raggiungere gli obiettivi. È composta dal Marketing mix ossia le variabili di:
    • Prodotto: dettagliata descrizione del prodotto, della confezione (packaging) e delle altre caratteristiche. In questa sezione è utile evidenziare le differenze del proprio prodotto rispetto alla concorrenza;
    • Promozione: complesso di attività per comunicare la propria offerta alla clientela;
    • Distribuzione: scelta dei canali di vendita ritenuti più idonei rispetto al proprio prodotto;
    • Prezzo: livello di prezzo scelto per il proprio prodotto;

Per le imprese di servizi questa sezione è composta da altre due variabili:

    • Persone;
    • Processo;
  • Piano di azione: specifica cosa sarà fatto, chi lo farà, quando sarà fatto, e quanto costerà. È l’elaborazione delle strategie;
  • Budget: documenti finanziari preventivi, tra cui le proiezioni dei costi/ricavi previsti e l’analisi del punto di pareggio (break even point);
  • Controllo: indica le modalità di monitoraggio dell’attività;
  • Piani di emergenza (contingency plans): alternative da attuare in caso di problemi, sono fondamentali per evitare che gli imprevisti condizionino il raggiungimento degli obiettivi finali;

Marketing: Naming

Per comunicare efficacemente un prodotto o un servizio, il suo nome è spesso un fattore determinante del suo potenziale successo. La scelta del nome è un’operazione detta appunto naming (dall’inglese per “nominare”). Il naming ha la funzione di tracciare cognitivamente l’identità di marca verso i desideri, le esigenze e le richieste del consumatore.

Il naming è un’azione primaria nelle operazioni di brand management, risultato di un processo dove la strategia si traduce in creatività nella forma di un nome. È infatti una delle attività del copywriting, svolta secondo un briefing che individua gli obiettivi di comunicazione del brand.

Marketing territoriale

Di recente comprensione e sviluppo è il cosiddetto “marketing territoriale” (erroneamente confuso con il “geomarketing“) che, quale attività strategica di sviluppo economico e sociale, si pone il prioritario obiettivo di analizzare, comprendere, valorizzare e definire le strategie di sviluppo più consone per lo sviluppo di sistemi economico produttivi locali. La prioritaria esigenza è quella di produrre una sostanziale evoluzione del comprensorio territoriale in virtù delle specifiche caratteristiche espresse o latenti. Nell’era della globalizzazione, in altre parole, ha lo scopo di formulare una strategia di sviluppo competitivo organico per l’intero territorio accentuando l’attenzione sulle tipicità e le valenze dello stesso.

Le fasi che precedono la definizione di un programma strategico di marketing territoriale sono:

  1. L’analisi del territorio e del suo sistema economico e sociale;
  2. L’individuazione delle caratteristiche e delle potenzialità espresse ed inespresse;
  3. La comprensione delle tipicità e delle valenze proprie del comprensorio;
  4. L’individuazione delle variabili e dei condizionamenti territoriali;
  5. L’individuazione dell’attuale potenziale specifico ed aggregato e di quello esprimibile dal territorio;
  6. L’individuazione del collocamento “merceologico” del comprensorio;

La definizione del programma di marketing territoriale devono tenere conto:

  1. Dei soggetti pubblici e privati presenti sul territorio e delle loro specifiche competenze ed esigenze;
  2. Della necessità di produrre effetti positivi sia sul sistema economico locale che sull’intera società;
  3. Dalla necessità di sviluppare politiche di aggregazione operativa e funzionale tra i diversi soggetti coinvolti o beneficiari delle attività;
  4. Della necessità di sviluppare progetti e programmi capaci di generare risultati strutturali e tangibili nel breve, medio e lungo periodo;
  5. Dell’impossibilità di modificare sostanzialmente le attività in corso se non in termini evolutivi;
  6. Della necessità di valorizzazione, ristrutturazione, riconversione e riqualificazione di strutture o realtà non più economicamente rappresentative o non utilizzate per il loro specifico potenziale;
  7. Dell’esigenza di produrre effetti economicamente rilevanti in considerazione della pluralità e peso dei soggetti coinvolti;
  8. Del fattore tempo che impone scelte e decisioni in linea con l’evoluzione dei mercati.

Il concetto di marketing territoriale non deve quindi essere frainteso con una semplice attività di natura promozionale che invece dipende dalla definizione di piani strategici definiti e programmati a monte. Altro concetto molto importante afferente al marketing territoriale, che alcune teorie propongono, è la costituzione del Marchio d’Area, definito come l’individuazione di un’area territoriale che si impegna a progettare e realizzare una rete di servizi, sia pubblici che privati, tra loro omogenei, coordinati e complementari, non sovrapponibili e non concorrenziali (esempio tipico è il marchio d’area “Salento d’Amare che vuole valorizzare la realtà del territorio salentino). La proliferazione di tali marchi deve prescindere da una seria e profonda modifica delle politiche di promozione e valorizzazione nazionale necessarie per la maggiore comprensione delle valenze e specificità espresse dalle singole località. Se è vero quindi che l’MdA si riferisce ad una precisa area geografica, che si identifica in alcune caratteristiche che la rendono tipica, questa non può prescindere dalla piena comprensione di quanto il valore globale nazionale incida sulla definizione delle strategie e sui riscontri generabili dalle stesse. In tal senso, la definizione di un MdA presuppone l’identificazione chiara delle tipicità del territorio oggetto dell’analisi e le conseguenti azioni su tale territorio attuate in base alle sue tipicità al fine di valorizzare i vantaggi competitivi territoriali tipici di tale area.

CI Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.
Comunicazione continua per mantenere sempre aperti i contatti con i clienti.

 

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.
Flusso strategico per un servizio continuo di Marketing con il TeleMarketing.

 

 

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.
Un indagine di Marketing permette al TeleMarketing di esplorare i bisogni del cliente.

Telemarketing

Si può definire come telemarketing l’insieme delle attività di marketing effettuate tramite lo strumento telefonico:

  • il call center è il luogo fisico, interno all’azienda o in outsourcing, dove l’attività viene svolta;
  • l’attività di direct marketing svolta mediante il call center ha varie finalità, in base a queste viene classificata con ulteriori nomenclature specifiche.

L’attività di telemarketing consiste nel contatto telefonico diretto, svolto mediante operatori commerciali, fra una o più aziende consociate e la clientela, attuale o potenziale, di tali aziende. La finalità di questo contatto è in ogni caso di tipo commerciale, e consiste nella vendita telefonica di beni o servizi (in questo caso si parla in modo più appropriato di teleselling), oppure più spesso, nella pubblicizzazione commerciale delle attività e dei prodotti aziendali. In molti casi la telefonata si conclude, in caso di esito positivo, con l’individuazione di un appuntamento di vendita presso il domicilio del cliente o presso gli uffici commerciali dell’azienda.

Tipologia

L’attività di telemarketing può essere svolta, nell’ambito del Call center, mediante due modalità principali:

  • telemarketing outbound;
  • telemarketing inbound.

Nel primo caso, il contatto telefonico fra cliente e operatore avviene su iniziativa di quest’ultimo, il quale contatta uno o più clienti mediante liste di numeri di telefono usualmente fornite dall’azienda. Nel secondo caso, le telefonate giungono al call center direttamente dal cliente, di solito mediante la composizione di un numero verde; in questo caso l’operatore, oltre a fornire le informazioni richieste dal cliente, avrà il compito di indirizzare la telefonata verso lo scopo commerciale individuato dall’azienda.

Strumenti

Nell’ambito del loro lavoro, gli operatori di un Call center che svolge attività di telemarketing si avvalgono di alcuni strumenti principali, oltre naturalmente all’apparecchio telefonico ovvero al PC corredato di cuffie, che svolge la medesima funzione. Fra questi strumenti di lavoro, fondamentali sono:

  • lo script
  • le liste di numeri telefonici.

Lo script

Con il termine script si identifica il testo della telefonata, che l’operatore è tenuto a seguire per lo più in modo indicativo per dettare le linee guida. Esso normalmente, in una telefonata di tipo outbound, si compone di una breve presentazione dell’azienda o dell’iniziativa commerciale; una fase di intervista, composta di domande rivolte al cliente; una successiva fase detta della “motivazione”, in cui l’operatore ha il compito di individuare, sulla base dell’intervista, l’interesse potenziale del cliente per la campagna di marketing in questione; e una fase conclusiva, detta di chiusura, in cui la telefonata deve raggiungere la sua finalità prettamente commerciale, ottenendo il consenso esplicito del cliente. A quest’ultima fase in alcuni casi si fa seguire una breve responsabilizzazione, con l’obiettivo di rinforzare positivamente l’accordo appena instaurato con il cliente. Rimangono comunque preferibili gli operatori che riescono a far proprio lo script e poi a personalizzarlo in modo da creare empatia con l’interlocutore e non sembrare dei robot programmati. Solo chi emerge con il proprio carattere e un po’ di spontaneità riesce ad avere il meglio dalla telefonata e a differenziarsi dalla massa di operatori robotizzati.

Le liste di contatti e la normativa sulla privacy

Per quanto riguarda le liste di numeri telefonici utilizzate dalle aziende di telemarketing, la normativa sulla privacy ha più volte regolamentato in senso restrittivo questo aspetto.

In base alla normativa in vigore fino al 2008, le aziende che operano mediante tale sistema commerciale non possono più servirsi liberamente dell’elenco telefonico. Possono essere contattati, infatti, solo i soggetti che hanno esplicitamente fornito il loro assenso esplicito all’opportunità di essere raggiunti da chiamate telefoniche di tipo commerciale; questo assenso può riguardare la singola azienda in questione, oppure in generale tutte le attività di tipo commerciale. Ciò ha posto fine all’utilizzo indiscriminato dell’elenco telefonico finora spesso effettuato dalle aziende operanti mediante telemarketing; essa tuttavia ha causato notevoli problematiche nell’approvvigionamento di liste di contatti da parte delle aziende stesse, le quali hanno dovuto intraprendere specifiche campagne di marketing volte alle raccolta di dati personali di potenziali clienti, ad es. mediante concorsi a premi o raccolte punti. In genere i clienti da contattare sono suddivisi per età, sesso o zona che può lavorare l’agenzia che collabora con il call center, in modo da suddividerli in base al target commerciale di ciascuna campagna.

Ruoli professionali

Nel 2008, il telemarketing ha goduto di una completa liberalizzazione tramite l’autorizzazione alle chiamate pubblicitarie anche senza il consenso dell’utente, in deroga alle norme sulla privacy, fino al 31 dicembre 2009, introdotta daldecreto milleproroghe votato dal governo Berlusconi IV. Tale liberalizzazione potrebbe essere prorogata fino al maggio 2010 dall’emendamento Malan alla legge comunitaria 2009, che introdurrebbe un regime di “silenzio-assenso” a partire dal maggio 2010, quando chi non volesse più ricevere chiamate pubblicitarie dovrà registrarsi, tramite telefonata o mail, in un apposito registro.

All’interno di un telemarketing possiamo individuare almeno quattro differenti ruoli professionali, non necessariamente presenti in ogni Call center:

  • Responsabile Telemarketing
  • Supervisor Telemarketing
  • Team Leader
  • Operatore telemarketing

L’operatore telemarketing e il team leader, in genere, si occupano attivamente delle telefonate e dell’inserimento dei dati. Nel caso del team leader, si aggiunge anche la competenza di seguire attivamente un piccolo gruppo di operatori, coordinandone l’attività durante lo svolgimento delle telefonate. Il supervisor e il responsabile hanno, al contrario, mansioni di tipo superiore, quali la selezione, gestione e formazione del personale, lo svolgimento di meeting, l’elaborazione di report statistici e il coordinamento dell’attività del telemarketing con gli altri settori dell’azienda.

Ricerca di mercato

La ricerca di mercato è la sistematica raccolta, conservazione ed analisi dei dati relativi a problemi connessi al marketing dei beni e/o dei servizi.

Le ricerche di mercato si occupano principalmente dello studio e dell’analisi dei comportamenti espressi e dei processi decisionali (motivazioni) dei consumatori in un’economia di mercato, o della definizione della struttura di un mercato. Sono una fonte di informazione per chi, all’interno di un’azienda che produce beni o servizi, deve prendere decisioni di marketing.

Le ricerche di marketing possono essere definite come gli studi volti a selezionare tutti gli elementi rilevanti di informazione utilizzabili per le decisioni in tema i prodotti, distribuzione, efficacia della pubblicità e tecniche promozionali, nonché della valutazione della posizione complessiva dell’impresa. Le ricerche di mercato si rivolgono ad un ambito di analisi più ristretto, essendo rigidamente connesse all’individuazione di informazioni relative al mercato di un particolare bene. Hanno carattere esplorativo e si usano per accertare specifici aspetti del mercato.

Categorizzazioni delle ricerche

Categorizzazione Comune

Comunemente, una ricerca di mercato è definita di tipo quantitativo o qualitativo.

Quantitativa

È definita quantitativa allorquando sia costruita in modo tale da dare rappresentatività statistica di un’intera popolazione (mercato o segmento), sulla base di un campione.

Qualitativa

È di tipo qualitativo quando l’analisi è effettuata in modo destrutturato, in genere attraverso una discussione libera (che attraversa una traccia di discussione) o con una serie di domande aperte, con un’ampia facoltà lasciata all’intervistatore di approfondire le risposte date.

Attraverso le ricerche qualitative, il ricercatore formula ipotesi e congetture, può individuare connessioni di pensiero, ma non ottiene alcuna rappresentatività statistica. Si analizzano le componenti emotivo-simboliche dei consumatori che soggiacciono ai loro processi di scelta mediante tecniche di tipo cognitivo, proiettivo e creativo, accompagnate da una molteplicità di strumenti (focus group, osservazioni, colloqui individuali, desk research).

Le funzioni che essa assolve sono di tipo:

  • propedeutico alla ricerca quantitativa, per focalizzare tematiche da inserire nella fase estensiva del questionario
  • esplorativo per ottenere informazioni di carattere emotivo/affettivo nei confronti di prodotti/marche
  • creativo per coadiuvare le imprese nella scelta dei nomi di marche o prodotti
  • diagnostiche se destinate ad approfondire particolari tematiche di mercato

Categorizzazione Scientifica

In ambito scientifico, la distinzione è invece più sottile; si vanno perciò a definire ricerche di tipo esplorativodescrittivo o causale.

Esplorativa

La ricerca esplorativa è volta a chiarire la natura di un problema, ad acquisire maggiore comprensione di una situazione, a fornire indicazioni per indagini future.

Grazie alla ricerca esplorativa, il ricercatore accresce la propria familiarità con il problema e con il mercato ed è generalmente in grado di formulare ipotesi e congetture in merito a questo.

Il dato di ricerca è trattato in modo qualitativo: i risultati di tale ricerca sono perciò privi della capacità di rappresentare un fenomeno generale. Comunemente si afferma che il risultato ottenuto da tale analisi è profondo ma non esteso.

I metodi più utilizzati sono:

  • focus group;
  • le interviste in profondità;
  • i metodi proiettivi;
  • i metodi codificati da Jerry Zaltman;
  • l’osservazione partecipata.

Descrittiva

La ricerca descrittiva ha come scopo la definizione della struttura competitiva di un mercato / segmento, oppure la descrizione del comportamento di organizzazioni o gruppi di consumatori.

L’informazione è trattata in modo quantitativo, basando il disegno di ricerca su un campione che dia risposte generalizzabili ad una popolazione di riferimento (mercato o segmento). Oggetto d’indagine sono perciò i comportamenti espressi, non le motivazioni profonde che sussistono a tali comportamenti, per indagare le quali è più utile un’indagine esplorativa.

I metodi più utilizzati sono:

  • l’ intervista con questionario;
  • l’ osservazione.

Causale

La ricerca causale ha lo scopo di definire connessioni causa-effetto tra più variabili, la loro natura e caratteristiche come la direzione e l’intensità. Anche qui, l’informazione è trattata in modo quantitativo, ricercando le variabili causali che spiegano il comportamento di altre variabili.

Il disegni di ricerca classici per la ricerca causale sono:

  • l’esperimento.

Categorizzazione sulla base dell’obiettivo

Stima delle potenzialità di un prodotto/servizio

Nel mercato dei beni e dei servizi, in particolare – ma non esclusivamente – tra i beni di largo consumo, si può indagare in termini preliminari le potenzialità di successo di un prodotto / servizio. Analisi di natura qualitativa (‘ricerche esplorative’) sono in genere preliminari e volte a determinare possibili punti di forza e di debolezza di un prodotto o di un insieme di prodotti (esistenti, varianti di prodotti esistenti o prodotti in via di sviluppo). Succedono solitamente a queste, e basate sui risultati dell’esplorazione, altre analisi quantitative (‘ricerche descrittive’).

Le tecniche utilizzate sono:

  • Concept Product Test
  • Area Test
  • Simulated Test of Market
  • Analisi delle Serie Storiche

Stima della soddisfazione del cliente

Un tema di grande interesse d’indagine per le aziende è il livello di soddisfazione espresso dai propri intermediari o clienti. Le indagini descrittive sono generalmente svolte mediante questionario (scritto o telefonico) da distribuire a tutti o a parte dei propri clienti o intermediari (vedi soddisfazione del cliente). Mano a mano che si raccolgono maggiori informazioni riguardanti l’atteggiamento del cliente verso la marca, al processo d’acquisto e alla soddisfazione dopo la prova del prodotto / servizio, si forma un complesso di informazioni di base per la gestione delle relazioni con i clienti, o Customer Relationship Management (CRM). L’indagine che, invece, include anche gli atteggiamenti degli intermediari, va a indagare l’intera catena di creazione del valore: essa è quindi importante per il Supply Chain Management (SCM).

Definizione del prezzo

L’analisi del prezzo riguarda principalmente – nell’ambito della ricerca di marketing – il processo cognitivo che attribuisce valore al prodotto o servizio offerto. In particolare, tale valore può essere espresso in termini assoluti (valutando, ad esempio, se un prezzo è percepito come caro o economico) o in termini relativi (più o meno caro dei concorrenti). In particolare, molto sviluppata è la ricerca sulle reazioni del comportamento d’acquisto di fronte a modifiche di prezzo, nota come price sensitivity. Anche in questo campo, esistono tecniche di natura qualitativa e quantitativa. Le ricerche di natura qualitativa sono volte ad identificare quelle componenti / attributi che danno valore al prodotto / servizio. Le tecniche usate sono:

  • tecniche che fanno riferimento alle teorie della catena dei mezzi-fini.

Le ricerche di natura quantitativa sono indirizzate principalmente alla definizione dell’importanza dei vari attributi nella composizione del valore percepito o, molto più spesso, alla stima dell’elasticità della domanda al variare del prezzo. Le tecniche usate sono:

  • le Analisi congiunte;
  • il disegno sperimentale, talvolta in ambiente controllato, talvolta invece su apposita area test.

Segmentazione della domanda

Aspetto chiave di decisione strategica di marketing è la scelta di quale cliente si vuole servire. Per molte categorie di prodotto, soprattutto nei beni di largo consumo, risulta chiara l’esigenza di indirizzare specificamente la propria offerta ai clienti che si desidera servire.

Fondamento teorico di tale pratica è la teoria della discriminante del prezzo; tale principio (che data degli anni Trenta) è poi estendibile alle altre leve del marketing mix, fino a identificare un ipotetico piano di marketing differenziato per ogni segmento del mercato come condizione per la massimizzazione del profitto. Data la limitatezza delle risorse disponibili, ed anche alla potenziale incompatibilità di posizionamenti distinti, l’azienda non può servire tutti i segmenti: dovrà perciò operare una scelta dei segmenti da servire. La scelta del target da servire è quindi successiva allo studio di segmentazione, attraverso il quale si scompone la domanda primaria in segmenti che abbiano atteggiamenti rispetto al prodotto / servizio di questo tipo:

  • omogenei all’interno dei segmenti, quindi gli appartenenti allo stesso segmento hanno comportamenti rispetto al prodotto / servizio piuttosto simili
  • disomogenei tra i vari segmenti, vale a dire che appartenenti a segmenti diversi adottano atteggiamenti distinti.

La segmentazione, a differenza dell’approccio di marketing indifferenziato, consente di conoscere in profondità il cliente che si sta servendo e di servirlo in modo ottimale. Il marketing indifferenziato è efficiente, secondo la letteratura di marketing, solo allorquando i potenziali clienti reagiscono grossomodo allo stesso modo agli stimoli di marketing. In seguito al frazionamento della domanda primaria in segmenti, si è in grado di scegliere quello (o quelli) da servire (targeting). Ancora successiva a questa è la scelta di come servirlo in modo alternativo alla concorrenza (il posizionamento). I piani di marketing strategico basati su processi di tale tipo hanno come obiettivo essere importanti per i propri clienti (relevance) e diversi da quelli concorrenti (differentiation). L’essere rilevanti per i propri clienti si basa sulla corretta scelta del segmento; l’essere percepiti come diversi si basa su un corretto posizionamento sul target

Cardine dello studio di segmentazione è il criterio scelto per segmentare. I primi criteri a svilupparsi a partire dalle prime teorie della discriminante di prezzo degli anni Trenta, sono state:

  • La segmentazione demografica: attraverso questo criterio, si effettua una suddivisione della domanda segmenti distinti per età, sesso, numero di membri della famiglia, eccetera. L’output tipico è l’identificazione di segmenti quali, ad esempio, “uomini fra i 25 ed i 35 anni”, “madri di bambini dai 4 ai 10 anni”, eccetera.
  • La segmentazione geografica: in base a questo approccio, la domanda primaria è suddivisa secondo aree (nazioni, regioni, province, comuni, quartieri, …) o dimensione del centro abitato (piccoli centri, medi, …) o densità del centro, eccetera.

Il forte limite di tali sistemi (demografici o geografici) è che raramente, nel comparto dei beni di largo consumo, vi è una elevata omogeneità interna di tali segmenti. Inoltre questi sistemi, anche qualora riescano a spiegare correttamente i comportamenti, spesso non aiutano a comprenderne le motivazioni dei comportamenti – quindi a comprenderne veramente la natura- Datano invece dagli anni Settanta nuovi metodi che intendevano indagare il perché di determinati comportamenti verso i prodotti servizi, oltre al chi operava tali comportamenti. Nascono quindi approcci di segmentazione generalmente riconducibili ad uno dei seguenti:

  • La segmentazione comportamentale: basata sulle teorie della metà pesante, con tale criterio si individua, come variabile rilevante per discriminare i clienti, la frequenza, l’ intensità, la fedeltà o altre variabili simili, per la definizione dei segmenti di domanda.
  • La segmentazione psicografica: tale approccio invece indaga lo stile di vita dei clienti potenziali, cercando di legare i comportamenti espressi nei confronti di un prodotto o servizio con le attività svolte, gli interessi e le opinioni. Queste dimensioni, a loro volta, discendono dall’insieme di valori che sottendono lo stile di vita del cliente potenziale.
  • La benefit segmentation: a differenza degli altri criteri, con tale segmentazione si intende raggruppare gli individui secondo le motivazioni che li spingono a comprare un determinato prodotto / servizio rispetto ad un sostitutivo o concorrente. Alla base di tale approccio giace l’assunto che probabilmente i clienti desiderino diversi vantaggi, potenzialmente offerti dal prodotto, in intensità diversa.
  • La segmentazione competitiva: tale segmentazione rappresenta un metodo abbastanza diverso dai precedenti. Qui si identifica direttamente un target, inteso come i consumatori di una marca concorrente (in genere, il leader).

Le tecniche più usate sono:

Controllo del Posizionamento

il controllo della ricaduta della marca rispetto al settore nel suo insieme (posizionamento);

Verifica dell’effetto della Pubblicità

Verifica dell’effetto (anche qualitativo) della pubblicità nell’orientare le scelte del consumatore.

Studio della struttura del mercato e della evoluzione della domanda

Lo studio della struttura del mercato e della evoluzione della domanda si rendono necessari soprattutto per individuare tutti quei fattori significativi che possono influenzare in maniera determinante il comportamento dei consumatori. È importante per il management essere costantemente informato sulle tendenze evolutive del comportamento dei consumatori. L’alta direzione deve avere sempre accese le antenne sul mercato, capaci di captare i segnali deboli, così da poter anticipare decisioni atte a fronteggiare l’introduzione sul mercato di nuovi prodotti/servizi concorrenti.

È quindi necessaria una raccolta organica di dati che si esplica nell’esigenza di analizzare il flusso naturale di informazioni che arriva dall’esterno agli organi direzionali, e di integrarlo con dei dati e delle notizie che interessano il campo di attività dell’azienda stessa.

Esistono due tipi di indagine:

  • quelle interne costituite dagli studi di carattere statistico-economico condotti all’interno dell’azienda, utilizzando input originati dall’attività amministrativa, tali da consentire particolari elaborazioni ed analisi:
    • l’analisi delle serie storiche;
    • la rotazione delle scorte;
    • la gestione della clientela.
  • Quelle esterne, condotte sul pubblico che riguardano lo studio dei fenomeni e dei caratteri prima evidenziati. Si possono dividere in due tipi:
    • basate su dati primari (svolte da organi periferici, come la forza vendita, o Ricerche di Marketing e ricerche di mercato) costituite dalla raccolta, la registrazione e la valutazione sistematica di dati specifici relativi al trasferimento e alla vendita di beni/servizi.
    • basate su dati secondari (enti pubblici, istituzioni) costituite dalla raccolta ed elaborazione di dati già predisposti da enti ed istituzioni pubbliche o private.

Va rilevato che, pur essendo distinguibili le indagini interne da quelle esterne, per l’oggetto delle singole ricerche e per le modalità della loro realizzazione, esse non possono disgiungersi l’una dall’altra, ai fini valutativi e di orientamento cui mira la “ricerca di mercato”, come può già evincersi dalla originaria pubblicistica per la generalità delle ricerche e, nello specifico dell’attività bancaria, da uno scritto di Giancarlo Pallavicini

Tecniche di ricerca

Product Test

Diffusi sono i Product Test, vale a dire valutazioni dell’apprezzamento di un prodotto, espresso in termini quantitativi da un campione rappresentativo di potenziali consumatori (o, meno sovente, di un campione rappresentativo di un universo più allargato, come il totale paese). Nel product test il prodotto è effettivamente presente e talvolta è possibile effettuare una prova.

Concept Test

A differenza del product test, in cui il prodotto è effettivamente presente, nel concept test il prodotto ancora non esiste, o non è fruibile: è perciò mostrato il concetto di prodotto, presentato in genere in forma grafica con breve descrizione, su un formato a tabella che prende il nome di board.

Area Test

Sempre con l’obiettivo di stimare il potenziale di mercato, il prodotto o servizio può essere lanciato unicamente in una parte del mercato, con l’obiettivo di estrapolarne poi i risultati sull’intero mercato (in termini di vendite, stagionalità, effetto sui concorrenti e sugli altri propri prodotti in portafoglio, eccetera). La parte di mercato interessata al test, che assume quindi la funzione, in senso molto lato, di campione, può essere geografica (una sola regione, una sola provincia, talvolta un solo paesino) o commerciale (una sola insegna commerciale) e prende il nome di area test.

Simulated Test of Market

Direttamente volti ad un’analisi quantitativa delle potenzialità di mercato di un nuovo prodotto (o variante di prodotto esistente) sono i Simulated Test of Market o Simulated Market Test (STM o SMT), test di simulazione di mercato. In questa famiglia (di analisi descrittive) si identificano indagini quantitative che, sulla base di un concept – product test o di una simulazione in ambiente controllato, stimano le potenzialità di un prodotto o servizio sul mercato. Spesso, le variabili utilizzate come input, per stimare il potenziale di mercato di un prodotto o servizio non è semplicemente il prodotto o il servizio in sé, ma l’intero piano marketing. L’analisi mediante STM è nata per ridurre i rischi, i costi ed i difetti del metodo delle aree test, cercando di mantenere però risultati apprezzabili. Presso talune aziende, le ricerche mediante STM precedono il lancio in area test; presso altre, invece, lo sostituiscono interamente.

Analisi delle Serie Storiche

Sempre per valutare le potenzialità di mercato di un prodotto o servizio, vi sono metodi di ricerca che si basano sull’ analisi delle serie storiche dei dati di vendita di altri prodotti (o dello stesso prodotto in altri mercati geografici). Tale metodo di ricerca è particolarmente adatto a tipologie particolari di prodotti e servizi, ma non mancano aziende di prodotti di largo consumo che adottano un approccio strutturato di analisi della domanda basato sull’analisi delle serie storiche.

Esperimento

Durante l’esperimento, e a differenza dell’osservazione, il ricercatore è in grado di controllare diverse variabili coinvolte. In altri termini, il ricercatore opera su variabili di tipo predeterminato e non su variabili di tipo stocastico. La situazione in cui il ricercatore sia effettivamente in grado di tenere sotto controllo tutte le variabili in gioco è piuttosto rara nel marketing. Per questa ragione l’uso dell’esperimento in senso stretto è molto limitato. Si dà talvolta, erroneamente, il nome di esperimento ad indagini di tipo descrittivo come la simulazione di comportamento del consumatore di fronte ad una proposta d’acquisto effettuata in laboratorio, dove solo alcune variabili sono effettivamente sotto il controllo del ricercatore.

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.
Il video servizio utile per tramettere messaggio pubblicitari che aprono le vendite.

Il Video Marketing on Web

Il video marketing è un ottimo modo per diffondere il vostro verbo  sul prodotto che una azienda  frutta in un modo informativo pubblicitario. Sono in grado di creare un video per voi e lo presenta in numerosi siti di video-hosting su web (come YouTube). Non solo il lavoro video per aumentare l’esposizione, può aiutare a fornire informazioni su di voi e il vostro sito web per i visitatori potenziali. Insieme a questo, le parole chiave e le aree descrizione del video possono portare visitatori al tuo sito e aumentare il tuo posizionamento SEO. Siete invitati a utilizzare il vostro video o avere a creare una base, uno per voi. Ci prenderemo qualche screenshot del tuo sito web con didascalie pertinenti e una colonna sonora per creare un  video che presenta la vostra Azienda  e suoi prodotti.

Questi servizi di messaggi possono essere utile anche come una CoffeeTv esterna per tutti i clienti e patner.

 

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Comunicazione in Diretta in Streaming per Video Comunicare proposte di vendita dei prodotti.

 Articoli di Video Marketing

Article video marketing is a new type of internet marketing and advertising in which business create 2-5 minute short videos about specific topics using content from articles and other text sources. The videos are then uploaded to various video sharing websites like youtube for distribution and exposure.

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Come potete vedere pubblicizzato il vostro prodotto dalla vostra società.

Conversione di articoli in video

Ci sono diversi modi per trasformare in articoli in video. Il modo più tradizionale è con la creazione di una presentazione powerpoint dell’articolo originale, che è fondamentalmente trasformando il testo dell’articolo in una presentazione animata. Immagini relative sono poi aggiunti alla presentazione e la voce viene registrata su ogni diapositiva per creare una narrazione voice-over per il video. Infine, la presentazione viene registrata utilizzando un software di cattura schermo come Camtasia e la presentazione è ora trasformato in un video che può essere caricato su un sito di video sharing come YouTube per la condivisione.

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L’Occhio Elettronico videoregistra e pubblicizza più velocemente la vostra nuova immagine del prodotto.

Vantaggi dell’articolo Video marketing

Articolo Video marketing è una estensione di articolo del marketing, che serve come un mezzo alternativo per le imprese di trasmettere il loro messaggio a un pubblico più ampio, e ottenere più esposizione. Essendo un mezzo audiovisivo, articoli trasformate in video anche a ridurre il tempo necessario per leggere gli articoli.

Sunto informativo

Questo articolo è nato per mostrare un ruolo importante che svolge il Marketing nelle società Multinazionali nel mercato globale.Il gruppo di persone che svolgono il lavoro di Marketing per le aziende  possono essere molto importanti per trovare nuovi soluzioni quindi nuovi contratti e nuove entrate di denaro che i Clienti potrebbero portare con nuovi contratti.

Con questa affermazione io voglio trasmettere e dare un messaggio molto importante che dice “Il Marketing in una società è uno di quei uffici che formano i pilastri più importanti che danno le  fondamenta principali per avere una base stabile della società”.

Quando il servizio di Marketing funziona bene la società ottiene una grande visibilità nel mercato globale dei Servizi Informatici data dagli ottimi servizi pubblicitari.

La ottima pubblicità è sempre di più l’anima che fa muovere il mercato finanziario dei prodotti , un prodotto pubblicizzato bene può avere sempre di più investitori che notano il suo valore.

In questa ottica entra anche in campo il fattore Psicologico un messaggio pubblicitario trasmesso milioni di volte crea nelle menti delle persone più effetto di un messaggio che viene trasmesso poche volte.

Persone illustre nel economia mondiale sfruttando la pubblicità si sono costruiti degli imperi finanziari per mezzo di  comunicazioni multimediali o messaggi pubblicità dei loro prodotti o di quelli degli altri con canali telematici .

Una società che mantiene per anni il proprio nome e dei suoi prodotti sempre ad alti livelli creando un proprio Target  e di occupare una grande fetta di mercato del proprio settore deve avere un grande gruppo che svolge il lavoro di Marketing per una ricerca e visione globale delle energie da utilizzare per sfruttare tutte le soluzioni e situazioni per piazzare in  tutti i campi e settori i proprio prodotto.

Un vecchio detto dice “mantenete sempre accesa la lampadina per cogliere in ogni momento l’attimo di una situazione importante che potrebbe essere utile per sfruttare una qualunque situazione che  risulta positiva per arrivare prima degli altri a nuove scoperte di servizi che possono portare il privilegio di essere il creatore di novità per i nuovi prodotti sfruttando la nuova tecnologia”.

Nel campo dei servizi informatici arrivare per primo nello scoprire soluzioni e servizi sfruttando delle nuove idee e prodotti ti permette di acquisire un buon vantaggio sulla concorrenza di settore e il marchio può partire sempre in prima fila per nuove gare e di acquisizioni di clienti importanti nel mercato.

Quindi cogliete l’attimo Carpe Diem è accendete la lampadina per nuove idee il genio del futuro potrebbe essere dentro di voi.

Carpe diem, letteralmente “cogli il giorno”, normalmente tradotta in “cogli l’attimo”, anche se la traduzione più appropriata sarebbe “vivi il presente” (non pensando al futuro) è una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8). Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: “quam minimum credula postero” (“confidando il meno possibile nel domani”).

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Il Genio coglie l’attimo in ogni movimento.

 

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Sfruttare in ogni momento l’attimo fuggente per nuove idee.

I Servizi di Marketing con il Tele Marketing , Video Marketing.

Vivere la giornata cogliendo l’attimo con nuove genialità.

 

Pubblicato da itpaservicepad

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